Mozia e le Saline
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Mozia e le Saline
Venendo da Trapani, poco prima di arrivare a Marsala, fra le basse isole dello Stagnone appena affioranti, se c’è bassa marea si possono attraversare a piedi, sul pelo dell’acqua, le poche centinaia di metri che separano Mozia dalla terraferma. In caso contrario, un barcone vi porterà sull’altra sponda in pochi minuti.
Mozia è Circondata dall’Isola Grande, dall’Isola Santa Maria e dall’Isolotto La Scuola, dirimpetto le bianche Saline di Marsala. E’ un piccolo miracolo naturale e archeologico: spezzoni di mura, di scale, di fortificazioni hanno sull’immediato sfondo il mare e le alture delle altre isole; sulla riva, il silenzio interrotto dal lento ritmo delle onde contro le pietre; il cothon, rarissimo esempio di porto artificiale punico – l’unico della Sicilia -.
Scorre insinuandosi tra blocchi di pietra regolari, ai cui margini si intervallano macchie verdi miste alla terra sabbiosa. Un paesaggio ricco e forte, né aspro né dolce, che racchiude i resti di una città punica mai più ricostruita dopo la sua fine del 397 a.C.
Altrettanta importanza rivestono le Saline dal punto di vista archeologico e naturalistico, dove emergono quasi magicamente i mulini a vento, affascinanti reperti di archeologia industriale, taluni dei quali stanno tornano alla loro funzione originaria. Nel contempo, numerosi edifici delle Saline, opportunamente restaurati, sono divenuti parte del museo dell’attività salinifera, testimonianza attiva di un lavoro antico ma ancora vivo.
Ambiente di straordinario impatto paesaggistico!!